La taurina, elemento fondamentale

 

Sentiamo spesso parlare di taurina, come additivo in bibite eccitanti o come ingrediente delle pappe destinate agli animali domestici, ma forse non ci è chiaro esattamente cosa sia, da dove derivi, quali caratteristiche abbia e a cosa serva.

La taurina è una ammina, cioè un composto organico contenente azoto, che in natura troviamo nei tessuti umani, animali, batterici ma non in quelli vegetali. Per alcune specie è essenziale assumerla in modo diretto (pena malattie da carenza che impattano principalmente sul sistema cardio vascolare, su quello visivo e nervoso), altre invece riescono a sintetizzarla: noi, donne e uomini, la ingeriamo da bimbi col latte materno e successivamente possiamo trovarla in determinati alimenti (uova, carni e latte); quando però decidiamo di nutrirci esclusivamente di vegetali il nostro organismo la produce a partire dalla cisteina e metionina presenti, ad esempio, nei legumi. I gatti, invece, sono obbligati ad assimilarla attraverso il cibo (forse per questo alcuni li definiscono “carnivori stretti”) e noi che li amiamo e abbiamo la responsabilità di alimentarli correttamente dobbiamo stare attenti che nelle loro crocche e/o nel loro umido questa sostanza sia presente nella corretta quantità.

Da dove deriva? Dall’industria! Sì, la leggenda della provenienza dai testicoli di toro ha ormai fatto il suo tempo (in realtà questo nome le è stato dato perché è stata per la prima volta isolata dalla bile di un toro ad inizio ‘800), la realtà è che per l’importanza e la delicatezza del composto, che si deteriora con la temperatura, è necessario aggiungerlo nella misura appropriata e controllata al termine dei processi di trasformazione. E questo avviene sia per il mangime a base carnea, che ha perso la taurina durante la lavorazione, sia vegetale, che la taurina non l’ha mai avuta naturalmente.

 

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