Dimmi la cacca che fai e ti dirò come stai!

 

Guardare la cacca che fa il nostro gatto o cane può essere un’utile spia che ci aiuta a comprendere se qualcosa non va nella sua salute. Come per noi umani, infatti, le feci mutano non solo a seconda di quel che mangiamo, ma anche in base a come stiamo, diventando un prezioso strumento di monitoraggio nel caso di bimbi o animali, che non sono in grado di descrivere eventuali disagi fisici.

Prima di tutto, è bene sottolinearlo, è necessario che vengano fatte! Eh sì perché anche Fido o Micio soffrono di stipsi e questo può avvenire per alimentazione o idratazione sbagliata (magari assunzione di poche fibre, ma non è il caso se usate Vita Veg, o di poca acqua), mancanza di adeguata attività fisica oppure per un ostruzione intestinale. Ed esattamente come faremmo noi qualora il fenomeno si prolunghi un paio di giornate sarà bene sentire il veterinario e capire con lui se somministrare fermenti, vegetali che aiutino il transito intestinale o se è necessaria una visita.

Qualora invece fossimo fortunati e ci regalasse una “bella” cacca, dovremmo osservarne la quantità, la consistenza, la forma, il colore e l’odore.

Esistono dei veri e propri parametri che ci aiutano nella valutazione della consistenza; li troviamo indicati nel Fecal Score System (FSS) e con essi capiamo che le deiezioni devono essere decisamente sode e formate, allungate. Per quanto riguarda la quantità, molto dipende dal tipo di pappa che abbiamo scelto, se ha più o meno scarto, più o meno fibra. Certamente se Fido o Micio va di corpo oltre tre volte al giorno producendo escrementi acquosi, gelatinosi e morbidi, allora qualcosa non è a posto. E se c’è associato anche del vomito ci conviene portarlo presto dal veterinario. Anche secche e durissime le feci non vanno bene, ma in questo caso basterà aumentare l’idratazione e cambiare il tipo di alimentazione in modo graduale.

Il colore deve essere marrone; se tende troppo al verde, al giallo, all’arancione o se sono presenti delle striature rosse di sangue è meglio consultare il medico perché potrebbero esserci delle patologie in atto.

L’odore è più complesso da giudicare anche perché non è mai quello di una violetta! Armiamoci di pazienza, le prime volte ci dobbiamo concentrare, poi ci verrà automatica una breve e veloce annusata per capire se va tutto bene. La puzza è normale (e dipende anche dalla qualità del cibo ingerito), il fetore eccessivo o diverso dal solito potrebbe indicarci un malessere, magari non grave… teniamo d’occhio il nostro peloso e cerchiamo di capire se ci sono altri segni sospetti.

Quanto possiamo notare noi non è lo stesso che riesce a registrare l’occhio esperto di un professionista o il microscopio di un laboratorio, ma fondamentalmente ci basta tenere presente che cacche anomale ci devono insospettire. Possiamo fotografarle con lo smartphone o, meglio ancora, raccoglierle e portarle dal veterinario per dargli uno strumento di diagnosi significativo durante la visita.

 

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